Giorno 5: Mettiamoci il cuore

Ieri abbiamo parlato della spirale distruttiva indotta da emozioni non dissolte. Ovviamente abbiamo anche la scelta di creare spirali costruttive, coltivando emozioni positive, stati belli di coscienza. Il meccanismo costruttivo è legato a come il nostro cuore e il nostro cervello comunicano.

Il cuore ha un sistema nervoso complesso, dotato di 40000 neuroni sensoriali, capace di percepire, ricordare, sentire e imparare in modo autonomo, analogamente al cervello. Ad ogni battito il cuore invia  informazioni al cervello raggiungendo il talamo e l’amigdala, influenzando le percezioni, le reazioni e i processi cognitivi.

Come determinato da Heartmath Institute, quando sperimentiamo emozioni positive, stati belli di coscienza quali la compassione, la gratitudine, la gentilezza, la pace, questi impattano il ritmo cardiaco generando onde armoniche e aumentando la variabilità del ritmo. Questa condizione di Coerenza Cardiaca favorisce la sincronizzazione tra cuore, cervello e sistemi corporei, migliorando la concentrazione, l’intuizione, la creatività, la memoria, la capacità di reagire adeguatamente alle situazioni.

Al contrario, quando sperimentiamo stati di sofferenza come rabbia, frustrazione, ansia, il ritmo cardiaco diventa caotico e disordinato, creando una onda incoerente che inibisce il flusso di informazioni, diminuendo le funzioni cognitive. Insomma dissolvere gli stati di sofferenza con la pratica della Mente Serena, dando così spazio agli stati belli, serve anche per diventare più intelligenti.

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