Chi ha ricevuto l’iniziazione, sa già che il Diksha è un fenomeno molto potente, capace di portare pace, di realizzare desideri, di guarire, e che questo riguarda tanto chi lo riceve quanto chi lo dona. Chi dona il Diksha sa che questo è il suo contributo all’umanità.
Chi si sta avvicinando ora al Diksha e lo ha ricevuto, si è sicuramente reso conto che qualcosa stava accadendo, probabilmente ha sentito qualche sensazione fisica o ha avuto visualizzazioni fuori dall’ordinario, sicuramente ha notato che qualcosa era cambiato nella sua percezione nelle ore successive.
Il Diksha è un trasferimento di energia dove sia il ricevente che il donatore hanno un’esperienza diretta del divino e si aprono al mondo dei miracoli.
Tutte queste manifestazioni sono sì straordinarie, ma non hanno niente di anomalo di cui impressionarsi, infatti hanno una spiegazione semplice sul piano sottile. E siccome ogni individuo è unico, ogni situazione è unica, non è nemmeno prevedibile quale sarà l’effetto sul ricevente: l’unica certezza è che ci sarà qualche effetto benefico percettibile a chi è aperto alla ricezione.
Il Diksha è un fenomeno antico quanto il mondo ed è presente in diverse culture, ma non appartiene a nessuna religione o filosofia, è un fenomeno globale, e sia il donatore che il ricevente sono liberi di seguire la religione che preferiscono, o non seguirne alcuna.
Un po’ di storia
Nella nostra implementazione, il Diksha -che è alla radice di tutto il movimento Ekam- risale a circa 30 anni fa.
Quando Sri Krishnaji era ancora uno studente a Jeevashram, la scuola di suo padre Sri Baghavan, ebbe la visione mistica di un’enorme sfera dorata luminosa che entrò in lui portandolo in un meraviglioso stato di consapevolezza. Riferendo l’accaduto al padre, questi gli disse che la stessa esperienza era capitata a lui da bambino e gli chiese se poteva condividere questo suo stato trascendentale di meravigliosa unità con gli altri; Sri Krishnaji rispose di sì. Quando ciò accadde, anche gli altri bambini iniziarono a vedere la sfera dorata luminosa e a sperimentare la Coscienza Universale. Alcuni la chiamarono Dio, altri Amore, alcuni sperimentarono guarigioni sia nel corpo che nella mente o vari tipi di miracoli.
Questo fenomeno, in cui una persona può trasferire e sperimentare la connessione con la Coscienza Universale, è proprio il Diksha o Benedezione Universale.
Da allora il Diksha è stato condiviso e vissuto da milioni di persone in tutto il mondo.
E’ bello ascoltare la storia raccontata da Sri Krishnaji in persona, in questo video.
[CLICCA PER LEGGERE TUTTA LA STORIA] Lasciate che vi racconti una storia che non avete mai sentito, la storia del fenomeno del diksha. E’ una sequenza di eventi molto sacra e divina.
Il nostro lavoro spirituale ha compiuto quasi 31 anni (nel 2020). Questo lavoro ha avuto inizio da un fenomeno divino e non è il risultato della mente umana limitata. E’ cominciato da una esperienza potentissima di Hiranyagarbha, o Sfera Dorata.
Molti di voi forse si chiedono perché la Sfera Dorata, o Divino, ha un ruolo tanto di rilievo nel nostro lavoro. Ve lo spiego.
L’esistenza di Hiranyagarbha è stata scoperta più di 10000 anni fa, nei Rig Veda, il testo sacro più antico al mondo. I nostri antichi ebbero un’esperienza mistica sull’origine dell’universo: video l’intero universo visibile e gli innumerevoli lokaa nell’universo invisibile, tutti nascenti del grembo luminoso cosmico: il nome sanscrito di questo ventre cosmico era Hiranyagarbha.
Il ventre cosmico, o Hiranyagarbha, contiene tutto: lo spazio, il tempo, la materia, l’energia e la coscienza. Hiranyagarbha esplose e l’universo così come lo conosciamo oggigiorno cominciò a esistere. Questo è ciò che dice anche la Teoria del Big Bang.
Il processo della creazione è l’Uno che appare come molti: l’Uno divenne i corpi celesti nel cielo; divenne le varie forze della fisica come la gravità, il magnetismo, l’elettricità, lo spazio, il tempo. E’ questo Hiranyagarbha che divenne le varie forme di energia, come il calore, la luce, il suono. E’ da questo Hiranyagarbha che è emersa la vita.
Ora l’universo ha 13.5 miliardi di anni ed è alla metà dei suoi anni. In seguito i molti torneranno a essere l’Uno, diventando nuovamente Hiranyagarbha.
Questo è il flusso dell’universo: dall’Uno ai molti e dai molti all’Uno.
Quando i nostri antichi ebbero l’esperienza di Hiranyagarbha, essi videro anche le molteplici forme di dei e dee come espressione di Hiranyagarbha.
Non molti sanno che la primissima personificazione del divino che emerse da Hiranyagarbha era nominato Prajapati, che significa Signore di tutta la creazione, o Signore di tutti gli esseri. Prajapati era il nome del divino che esistette ai tempi dei Rig Veda, alcune migliaia di anni fa. Tutti gli altri dei vennero molto più tardi.
A quel punto le persone cominciarono a costruire templi, e tanto Hiranyagarbha che Prajapati vennero dimenticati, ecco perché non c’è nemmeno un tempio o un rituale ad onorare queste magnifiche rivelazioni dei nostri antichi.
Hiranyagarbha apparve a Sri Bhagavan all’età di 3 anni. Per molti anni Sri Bhagavan cantò un mantra a Hiranyagarbha. Sri Bhagavan comprese che Hiranyagarbha era venuto per rispondere alle preghiere dell’umanità per illuminarla. Sri Bhagavan seppe allora che un fenomeno si sarebbe manifestato sulla terra. Quando SB aveva 21 anni, la visione di Hiranyagarbha scomparve per ragioni ignote. Dopo circa 20 anni, il fenomeno ebbe inizio a Jeevashram: quando avevo 11 anni, un magnifico essere di luce si manifestò nel mio cuore. Quando gli chiesi chi fosse, l’essere non si presentò come Shiva, Vishnu o Narayana, ma si nominò con un nome strano, disse: “Sono Parajapati”. Non avevo mai sentito quel nome prima. Avevo una bellissima connessione con questo essere, che mi portava in viaggi in altri mondo, mi mostrava le mie vite passate, guariva le persone, e faceva moltissimi miracoli nella natura. Dopo del tempo, quell’essere dorato si trasformò nella Sfera Dorata, o Hiranyagarbha.
Quando raccontai la mia esperienza a mio padre, seppe immediatamente che Hiranyagarbha al quale per anni aveva cantato era riapparso in me per aiutare l’umanità: il momento era arrivato. Mi chiese se ero in grado di trasferire questa esperienza ad altri. Io ero un bambino e naturalmente risposi di sì senza pensarci su troppo: sapevo semplicemente come dovevo fare.
Quando iniziai a trasferire Hiranyagarbha agli studenti della scuola e ai loro genitori, essi si portarono in stati illuminati di coscienza, stati che avevano avuto i saggi di tutte le tradizioni. Così è come i primi diksha sono nati.
Sri Bhagavan sapeva che il fenomeno avrebbe potuto raggiungere il mondo attraverso il diksha e Sri Bhagavan ha guidato il fenomeno per raggiungere le vite di milioni di persone in tutto il mondo.
Lo scopo del diksha è di ricevere una manifestazione di Hiranyagarbha nella forma di divino che scegli. Attraverso il diksha puoi accedere al potere di Hiranyagarbha in qualunque luogo in qualunque momento. Attraverso il diksha puoi contribuire ad elevare l’umanità verso l’illuminazione. Vi voglio anche dire che in tutto il momdo c’è un solo tempio che ospita Hiranyagarbha, o Sfera Dorata: Ekam. Solo uno kshetra potente come Ekam sarà in grado di ospitare questo fenomeno divino
A che serve il Diksha
Per Sri Krishnaji lo scopo ultimo del Diksha è l’Illuminazione o Mukti. Questo strumento mistico è in grado di creare una profonda trasformazione della coscienza, portandola dalla separazione alla connessione, dal conflitto alla pace, dalla divisione all’unità.
Ci sono due tipi di Diksha: lo Sparsha Diksha e lo Smarana Diksha: nel primo il donatore pone le mani sulla testa del ricevente e trasferisce le benedizioni. Nel secondo il donatore non tocca il ricevente, infatti lo Smarana Diksha può essere dato a distanza (anche grandi distanze) e a più persone contemporaneamente.
I Deeksha givers (coloro che donano il Diksha), sono delle persone che condividono la visione sacra di risvegliare al divino l’umanità, il loro corpo e la loro mente diventano un canale attraverso il quale fluisce l’Intelligenza Universale.
Tutti i ricercatori che hanno partecipato ai processi guidati da Sri Amma, Sri Baghavan, Sri Preethaji e Sri Krishnaji e desiderano essere un canale della grazia divina possono diventare Diksha givers. Per far questo devono partecipare ad un processo di iniziazione, guidato da Sri Preethaji e Sri Krishnaji.
Sri Preethaji e Sri Krishnaj pensano che tutti i Diksha givers debbano attivarsi per liberare le persone dalla paura e portarle in uno stato di pace. Attraverso degli eventi di Diksha globali vogliono guarire la madre terra e innalzare la coscienza degli esseri umani ad un livello di Unità tra di loro, con tutti gli esseri viventi e con la stessa madre terra.