Come porre fine a stress, infelicità e ansia, e vivere in uno stato bello
Vorrei raccontarvi una storia, perché le storie sono un modo di immortalare dei messaggi.
Due monaci ‘Yesmi’ e ‘Nomi’ sono di ritorno al monastero dopo una giornata di insegnamento nel vicino villaggio. Stanno perattraversare il fiume quando sentono una donna piangere. Yesmi le si avvicina e le chiede cosa la stia affliggendo. Lei risponde didover tornare dal suo bimbo, che vive al villaggio oltre il fiume. Ma siccome il fiume si è ingrossato molto quel giorno, si senteaffranta per non essere in grado di tornare dal suo pargolo e sa che il bimbo la cercherà tutta la notte. Sentendo le sue parole, Yesmisi offre di aiutarla. La trasporta al di là del fiume, lasciandola sulla riva apposta. E i due (monaci) proseguono il loro cammino. Unamezz’ora di cammino più tardi, Nomi sbotta piuttosto agitato, dicendo: Yesmi, sai cos’hai fatto? Yesmi lo guarda tranquillo. Il nostro maestro ha detto: mai guardare una donna, tu le hai parlato. Il nostro maestro ha detto: mai parlare con una donna, tu l’haitoccata. Il nostro maestro ha detto: mai toccare una donna, tu l’hai trasportata. Yesmi tranquillamente guarda Nomi e risponde: si, è vero ma io l’ho lasciata mezz’ora fa. Mentre tu la stai ancora portando con te.
Lasciamo questa storia per un attimo, per fare una piccola esperienza di meditazione.
Per cortesia, chiudete gli occhi. Vedo ancora alcuni di voi sbirciare. È sicuro chiudere gli occhi. Inspirate ed espirateprofondamente e lentamente.
Ad ogni espirazione sollevate gli angoli della bocca in un sorriso gentile. Inspirate… Espirate… Inspirate… Espirate… Inspirate.Espirate. Allargate il vostro sorriso. Ora aprite gli occhi. Vi siete resi conto che, con un po’ di attenzione al respiro e un sorrisosul viso, siete più calmi e più presenti? Il potere della pace è sempre dentro di voi.
Ritorniamo alla nostra storia.
Yesmi e Nomi rappresentano due stati dell’essere. Fondamentalmente ognuno di noi vive solo in due stati. Uno è uno stato distress, l’altro uno stato di assenza di stress. Noi chiamiamo lo stato di assenza di stress un magnifico stato, un ’beautifulstate’.
Perché è così che percepiamo la vita quando siamo liberi dallo stress.
Generalmente lo stress viene identificato con la tensione, ma anche rabbia, paura, dolore, solitudine e frustrazione sono tuttistati di stress, non è vero? Un magnifico stato è uno stato di connessione, gioia, amore, compassione, vitalità e passione. Senon siete in un magnifico stato, il vostro stato predefinito è di stress.
Se osservate l’intera vita umana, dietro la guerra o la pace, cooperazione o politiche aggressive, amore o separazione,perseveranza o fallimento, e infine bambini felici o una generazione disturbata.
Dietro a tutto ciò, c’è la forza trainante di questi due stati. Dietro ogni scelta e ogni azione c’è la forza trainante diuno solo di questi due stati.
Quindi la scelta più importante è: da quale stato vogliamo vivere la nostra vita?
Da quale stato vogliamo relazionarci alle persone nella vita?
Da quale stato vogliamo realizzare e soddisfare ogni visione nella nostra vita?
Purtroppo la nostra educazione, l’intero sistema sociale, i genitori, la religione non pongono sufficiente attenzione alnostro stato interiore.
In effetti la struttura stessa della scuola ci spinge alla competizione, ci fa sentire invidiosi dei progressi altrui, ci favergognare nel sentirci inferiori. È un assoluto compromesso sull’essenza dell’ essere umano.
Ritorniamo di nuovo alla nostra storia.
Yesmi rappresenta questo magnifico stato, mentre Nomi rappresenta lo stato di stress. Nomi ha creato un problema nellapropria mente e ne viene paralizzato; Yesmi risolve il problema di un altro essere umano e continua la sua tranquilla passeggiata. Nomi è agitato già prima dell’evento, durante l’evento e dopo l’evento. E il suo pensiero diventa incredibilmente stupido e complicato a causa dellasua agitazione interiore.
Quando Yesmi è in azione è totalmente presente e, una volta che l’azione è completata, anche il suo distacco dall’azione ètotale. In uno magnifico stato non esiste il rimuginare compulsivo sul passato o ansia per il futuro.
È uno stato in cui si sperimenta la semplicità interiore e la fulgida genialità di una mente sgombra. È uno stato in cuisei connesso al presente.
Nomi è smarrito. In uno stato di stress anche voi vi smarrite. Siete sconnessi dagli altri. Potreste essere tra la gente masentirvi soli. Yesmi è diverso. È connesso con la difficoltà della donna, l’aiuta. Capisce la difficoltà di Nomi e cerca diaiutarlo con un’osservazione saggia. In un magnifico stato siete sufficientemente forti per aiutare voi stessi e chi vicirconda. Siete assolutamente intelligenti e le vostre azioni sono decisive e potenti.
Osserviamo Nomi ancora un po’.
Rabbia e confusione si sono accumulati sui suoi ideali fatti di doveri e virtù. Ho osservato che, quando uno stato di stress si sommaai nostri ideali, per quanto nobili questi siano, perché trattano di patriottismo, amore incondizionato, dovere o onestà, noicomunque diventiamo insensibili e indifferenti. Facciamo del male alla stessa causa che serviamo e feriamo le persone che amiamo.
Yesmi presta aiuto non perché altrimenti gli viene impedito l’accesso in paradiso,assolutamente no. Non l’ha fatto nemmeno perché altrimenti si sentirebbe in colpa. Ha prestato aiuto perché è stato in grado di sentire il dolore della donna. E’stato in grado di sentire la sua sofferenza. Le azioni che partono da un magnifico stato nascono da uno spazio di connessione,non da un ideale.
Ci sono stati momenti in cui siamo stati Yesmi, ci sono stati momenti in cui siamo stati Nomi. Abbiamo vissuto in condizioni di stress e disconnessione e causato ancora più confusione nella nostra vita e nella vita delle persone che ci circondano. Abbiamo vissuto in un magnifico stato di connessione e abbiamo contribuito al nostro benessere e a quello delle persone che ci circondano. Guerra, divisione e conflitto di qualsiasi tipo possono solo finire quando sempre più persone vivranno in unmagnifico stato.
Quindi, il grande quesito è: come ci liberiamo dalle propensioni abituali negative del nostro cervello che conduconoad uno stato di stress? Se la pressione fa parte della vita, come viviamo questa vita senza essere oberati dallo stress? Come affrontare la vita e le sue numerose sfide vivendo in un magnifico stato?
Generalmente ci sono 3 sentieri battuti che le persone scelgono.
Uno: Viviamo in stato di stress e precipitiamo in stati interiori di dolore.
Due: Cerchiamo di sfuggire allo stress. Cerchiamo di procurarci temporaneamente un alto livello di dopamina. Comunque,quando il livello di dopamina si stabilizza, restiamo emozionalmente aridi e vuoti.
Tre: Cerchiamo di rimpiazzare credenze, storie ed idee scomode con altre più convenienti. Il problema, comunque,risiede nel fatto che nessuno di queste 3 strade ha il potere di sottrarci dalla forza gravitazionale di sofferenza o stressa lungo termine. E soccombiamo nuovamente, cadendo in un vortice di emozioni stressanti abituali. Abbiamo bisognodi un maggior potere interiore che ci conduca ad un magnifico stato. E questa è una via che conduce alla veritàinteriore.
Circa 8 anni fa io e la mia famiglia abbiamo avuto un incidente quando eravamo a lago di Big Bear, in California. Siamorimasti illesi dopo l’incidente. Ma mentre era nell’acqua del lago Krishnaji, mio marito, co- fondatore della One WorldAcademy, ha compreso quale fosse la causa primordiale di tutte le sofferenze umane. Ha visto ciò che mantiene viva la sofferenza per giorni, mesi ed anni dopo che un evento stressante si è concluso, nella vita di ciascuno di noi. Circostanze passate e presenti, oppure persone ed il loro atteggiamento possono innescare dello stress in noi. Ma non ci tengono incatenati alla nostra infelicità. Mentre era nell’acqua (Krishnaji) ha visto la vera ragione della sofferenza umana. Ha visto che tutta lasofferenza emotiva nasce da un pensiero ossessivo egocentrico. E’ una totale fissazione su se stessi. E’ un pensiero fisso,incessante, su se stessi. Ed è questa fissazione che ci separa dagli altri.
Questo assillo è responsabile di guerre, conflitti e divisione di ogni tipo, che vediamo nel mondo di oggi.
Questa verità può sembrarci sgradevole ma se riusciamo ad osservare la nostra sofferenza emotiva alla luce di questa comprensione, allora questa verità ci può riscattare, questa verità ci può rendere liberi.
Nella sofferenza, nell’infelicità, negli stati di stress siamo assillati da noi stessi. Ci fissiamo sulle ingiustizie subite, cifissiamo sui piaceri che ci sono stati negati, ci fissiamo sulle opportunità che non sono arrivate, ci fissiamo sull’amore checi è stato negato. Siamo totalmente fissati su noi stessi. E in questo stato non ci preoccupiamo di trovare soluzioni per iproblemi a portata di mano.
Perché il pensiero unico è solo: io, io e io. Questo è tutto ciò che pensiamo nell’infelicità.
Osserviamo Nomi alla luce di questa realizzazione.
In tutta la storia è assillato. Assillato dalla propria rettitudine, assillato dal senso di colpa per aver permesso che qualcosa di sbagliatoaccadesse. Non è preoccupato né per la situazione, né per la signora o per il figlio di lei o per il suo amico.
Egli continua a giustificarsi con se stesso, dandosi ragione per il fatto di aver ignorato la donna sofferente, e per esserestato bravo nel seguire le regole.
Realizzare che ogni indugio nella sofferenza non sia che una fissazione con noi stessi, che non sia altro che pensieroossessivo egocentrico, è il più potente antidoto per qualsiasi forma di sofferenza che ci possa tenere in pugno.Quando lo vedete, non solo vi allontanate da stati di stress ma c’è un enorme rilascio di energia e vi risvegliate ad unsenso di potere, connessione, libertà e determinazione.
Adesso conosciamo la strada. Percorriamola. Funziona. Facciamo una piccola meditazione su 3 domande.
Per piacere, chiudete gli occhi. Ricordate che la meditazione non si riferisce alla religione, ma all’essere umano. Riguarda il ritorno ad un magnifico stato.
Portate l’attenzione al vostro respiro, inspirate ed espirate profondamente e lentamente.
Osservate voi stessi.
Siete in uno stato di stress o in un magnifico stato?
Osservate voi stessi.
Siete occupati nel pensare al vostro passato, al vostro futuro oppure siete nel presente?
Osservate voi stessi.
Siete fissati su voi stessi o siete in uno stato di connessione?
Semplicemente osservate.
Non cercate di cambiare nulla.Immaginate una fiamma brillare nel mezzo della vostra fronte. Portate un sorriso gentile sul vostro volto, aprite gli occhi, guardatenegli occhi la persona seduta accanto a voi, auguratele dal profondo del vostro cuore che possa vivere in un magnifico stato e, se ve la sentite, potete abbracciare quella persona.