Community Call 10/03/2019

Relazioni – puntata 12

Questa sera la Call ci viene offerta dall’Insegnante Kumarji.

Namaste. Benvenuti alla Community Call settimanale. Un caloroso benvenuto a tutti voi.

Allora cominciamo la nostra Call con il formato abituale. Quindi cominciamo come al solito con le condivisioni, dopo di che ci saranno domande e risposte, poi, naturalmente andremo nella parte dell’insegnamento, infine faremo un processo e alla fine di tutto faremo la Soul Synk tutti insieme. Allora per incominciare, abbiamo alcune condivisioni, perché la condivisione è molto importante perché quando voi raccontate la vostra esperienza, avete maggiore chiarezza su quello che state effettivamente raggiungendo, e riconoscete anche di aver ricevuto qualcosa. E anche le persone che ricevono la vostra condivisione, possono avere una esperienza simile o uguale alla vostra che gli sia di beneficio. Ecco perché dedichiamo questa parte alle condivisioni. E quindi possiamo cominciare.

Christian(Danimarca):legge Kumarji:” Vorrei condividere, ma prima vorrei dire che alcune settimane fa ero molto stanco dopo essere tornato a casa dal lavoro all’ospedale mentale. Ero molto stanco e sono molto grato di avere il privilegio di imparare da te. Ieri sera prima di andare a letto ho fatto la Sadhana e ho visto che devo perdonare me stesso e ho visto e percepito tutte la negatività e il giudizio nei pensieri che mi riguardano e sono stato molto duro con me stesso e mi sono trattato come qualcuno che non ha emozioni. E mi sono detto che non sono abbastanza meritevole per avere amici, per essere amato e nessuno mi può amare. Ho cominciato a perdonare i miei pensieri per avere detto questo e una leggerezza è venuta in tutto il mio corpo e ho sentito la gioia della Presenza e sono stato nel momento. È stato molto bello”

Molto bella questa condivisione. Dopo due giorni dopo facendo la stessa Sadhana, Christian ci dà la seconda condivisione: “Vorrei raccontare che ieri sera ho di nuovo letto il Sadhana e ho visto che avevo bisogno di perdonare i miei genitori.  Non mi hanno mai dato gentilezza o amore quando ero bambino e quindi mi sono sempre sentito invisibile e non importante. E quindi ho cominciato a perdonare i miei genitori dal mio cuore e ho visto i miei genitori trasformarsi in bambini e ho trovato molto facile perdonarli perché ho visto dentro me stesso che avevano semplicemente paura.”

Allora lascia che ti dia una semplice correzione in questa seconda esperienza, perché c’è un piccolo errore. Tu non perdonerai mai nessuno, perché non esiste un qualcosa come perdonare qualcuno. Quando tu parli di perdono, tu stai lasciando andare le tue ferite che hai riguardo una certa cosa. Quindi uno sceglie se vuole continuare a mantenere questo fastidio, questo dolore, o se vuole libertà da questo peso. Quindi, quando parli di perdono, noi potremo anche dire: ”Io perdono la società. Io perdono la mia famiglia. Ecc”, ma fondamentalmente tu stai facendo una scelta di libertà, invece di continuare a stare nel dolore, nella ferita. È importante avere chiarezza. Non c’è mai una situazione nella quale tu perdoni qualcuno. Fino a quel momento hai mantenuto il dolore. Poi lo hai lasciato andare e hai ottenuto libertà. Questo è quello che la gente chiama: “Ho perdonato qualcuno”.

Non c’è nulla come il perdonare qualcuno. Tutto ha a che fare o con il rimanere bloccato o con la libertà dal dolore. Se tu fai una scelta di essere libero dal dolore, dalle ferite, allora lascia andare questo dolore. Questo stesso lasciar andare ti porta in uno stato di libertà o di spazio illimitato. Quindi questo volevo chiarirlo a tutti.

Procedendo oltre.

Esevia(Svizzera): (non c’è, legge Kumarji)“Durante la meditazione ho visto che volevo mantenere il mio punto, difendere le mie idee di quello che è giusto e ingiusto e la mia visione intera di quello che vuoi fare e quello che non vuoi fare. La mia sensazione era che quando io lascio andare questo tutta la mia visione del mondo si è mescolata.  Ho visto che quando io perdono tutti i valori se ne vanno. Questo l’ho sentito su tutto il lato destro del corpo. C’è molta gratitudine e adesso sono molto felice di questa esperienza.”

Kumarji: Questo è esattamente quello che accade. È la paura della sconfitta che non ci permette di scegliere l’occasione di lasciar andare, perché noi sentiamo come se ci stessimo piegando o lasciando sconfiggere quando perdoniamo. E non è così, quando effettivamente stai torturando te stesso se rimani attaccato al dolore. Il fatto è che non è affatto una sconfitta. Nel momento in cui lei ha visto questo, è stata in grado di vedere la leggerezza del lasciar andare, è diventata non impulsiva, non era una questione che aveva ragione e ha sentito la libertà. Questo è ciò che ha a che fare con il perdono.

Mharta(Germania): Il perdono è un grande argomento. Con ogni persona voglio perdonare. 

 Posso dire con il mio cuore: io voglio una libertà da questo.  Con ogni persona voglio perdonare. Voglio libertà, il mio cuore dice voglio libertà, ma non riesco a farlo con mio marito. Ho capito che se tu fai qualcosa a qualcuno, entrambi siete puniti. Io sto aggrappata alle cose di mio marito perché sto aspettando che lui venga punito. Io so che questo non accadrà. È molto stupido dire: “Preferisco soffrire piuttosto che lasciar andare questa cosa”. 

Kumarji: Questa è una condivisione molto interessante. Questo è il pensiero abituale di tutti. Se tu senti che l’altro verrà non punito se tu lo perdoni. Quindi ha tutto a che fare con il tuo dolore, dallo stato di dolore, tu vuoi la vendetta inconsciamente, vuoi che l’altra persona sia punita e se tu lo perdoni, questa punizione potrebbe non arrivare a lui o a lei. E quindi già sei stata ferita e puoi avere il desiderio che anche l’altro lo senta. Se tu puoi diventare consapevole di tutta questa cosa, tu stessa hai detto che è una cosa molto stupida,  nel momento in cui vedi questa cosa , cominci a lasciar andare e poi arriva la libertà.

Ci soni altre condivisioni? Qualcuno che vuole dire qualcosa? Allora passiamo alle domande.

DOMANDE

Mharta: Io ho fatto la meditazione e prego per lui (il marito), che cos’altro posso fare in questa situazione? Parlare con lui non è una possibilità, non ascolta.

Kumarji: Hai capito male, la trasformazione può solo accadere a te, non puoi trasformare qualcun altro. Il che significa che se tu puoi vedere come sei bloccata nella coscienza dell’io, se tu puoi vedere che sei lì puoi fare un cambiamento nella Coscienza dell’Uno. Ma se stai cercando di vedere la coscienza dell’Io in tuo marito, se stai cercando di fare qualcosa per trasformare lui nella Coscienza dell’Uno, sei solo nel giudizio e quindi sei di nuovo tu nella Coscienza dell’Io.  E quindi per favore, cerca di avere una visione più chiara: non è questione di trasformare tu gli altri.  Se tu sei trasformata, comincerai ad avere uno bello stato e da un bello stato, tu avrai la connessione e da uno stato di connessione se tu sei in grado di connetterti con i tuoi sentimenti, non andrai nel giudizio, ma piuttosto sentirai la sofferenza e per cui potresti provare compassione ed avere un impatto su di lui. Il fatto che vivi nel giudizio su di lui, e stai soltanto cercando di trasformarlo, rendi solo più triste la tua vita. Per favore, la trasformazione ha a che fare con il vostro stato personale, non affinché voi giudichiate l’altro e neanch cercare di trasformarlo in un qualsiasi modo, ma quello che devi capire per favore, non guardare dove è bloccato tuo marito, ma guarda dove sei bloccata tu, nella coscienza dell’Io. Poi fai la Mente Serena e poi ci sarà un cambiamento. È chiaro?

Maria:Come può essere che io non ho più domande?

Kumarji:Ci sono un sacco di possibilità. Una è che hai avuto molta chiarezza nella vita e hai fatto una bella esperienza di vita e quindi non hai domande, stai cominciando a goderti la vita. L’altra opzione è che la tua mente può essere molto stanca di fare introspezione, di fare domande e quindi magari non hai domande. Una terza opzione potresti non aver capito proprio le ose e quindi non c’è niente da domandare.  Sei tu che devi scegliere quale di queste tre opzioni è la più appropriata per te. Porta attenzione e cerca di lavorare su te stessa. È chiaro?

Erika: Grazie molte per gli incontri di zoom. A me sembra che siano estremamente significativi per me e anche per gli altri. Recentemente ho imparato che non ero in grado di farlo (perdonare), perché adesso riesco a farlo inconsciamente e mi è stato mostrato la scorsa settimana durante la Call e mi ha fatto diventare molto attenta, quindi devo parlare molto onestamente con le persone dei mei sentimenti o cos’altro posso fare o vedere? Allora perdonare sembra significativo molto per me e anche per gli altri. 

Kumarji:Quindi fondamentalmente è molto chiaro che tu hai delle ferite. Lasciar andare queste ferite, questo dolore è perdonare. Non è, come dicevamo prima, il fatto che tu devi perdonare qualcuno, neanche parlare con l’altro rende fattibile il perdono, quindi devi capire che il perdono nel giusto senso, è una scelta che tu fai o che vuoi rimanere agganciata al tuo dolore, o avere libertà per te stessa. Se sei lì nel tuo dolore, perché ritieni che perdonare sia cedere ed essere sconfitti, allora magari non lo fai. Ma se tu scegli la libertà piuttosto che il dolore, piuttosto che stare agganciata a questo dolore, allora ovviamente tu lascerai andare questo dolore e questo stesso lasciar andare è il perdono. Ecco tutto. Non ha niente a che fare con l’altra persona, perché in molte occasioni tu formi la tua propria percezione o dai significato a varie situazioni o a varie parole, sei tu che dai il significato, sei tu che ti ferisci e credi che l’altra persona ti abbia dato sofferenza. Immagini che l’altra persona debba correggersi, magari, ma fintanto che tu hai questa visione, continui ad essere nella paura della sconfitta e quindi non avviene il perdono. Quindi Erika, non ha niente a che fare con l’altra persona, riguarda solo te stessa. Il perdono occorre che accada per te, quindi sei tu che lasci andare il dolore. Ti è chiaro? Erika è nella Call?

Daila: C’è una persona che mi sta vicino, c’è molta confusione e non so come relazionarmi con questa persona. È molto gentile, risponde correttamente (…..Non si sente nulla.. c’è un eco) Sembra che ci sia un problema con il suo aspetto fisico, il modo in cui lei appare, il modo in cui lei si mostra. (non si comprende… forse parla di orgoglio, ignoranza..)Io non so che cosa fare… l’energia che esce da questa persona…(forse si capirà meglio con la risposta).Non so cosa fare. Spero di poter gestire la cosa, ma non so che cosa posso fare.

Kumarji: Allora, quando vedi questa persona, cosa ti accade?

Daila: Mi sento molto a disagio.

KumarJi: Il che significa che sei in uno stato di sofferenza. Prima lavora sul tuo stato di sofferenza, smetti di pensare a lei. 

Daila:Sì, ma anche quando sono in un bello stato..

KumarJi:Quando sei in uno stato bello che cosa accade? Sei connessa o disconnessa?

Daila: Io mi sento disconnessa con l’altra persona, quando sono in un bello stato mi sento connessa.

KumarJi: C’è gioia o tristezza? Tu sei in grado di sentirla o no?

Daila: A volte.

Kumarji: Se sei connessa sicuramente percepisci la gioia dell’altro ed eventualmente anche la tristezza. Se non riesci a sentire queste cose, non possiamo dire che sei connessa. Quindi se qualcuno è in un bello stato, e lui o lei è in uno stato connesso, ovviamente sarà in grado di percepire o la gioia o la tristezza dell’altra persona. E per favore, siate molto chiari al riguardo, è una credenza molto sbagliata che la gente dice: ”Ah la sofferenza degli altri va a toccare anche me”. Questo significa che non sei un bello stato. La verità è questa: se tu sei veramente in un bello stato, se tu sei connesso con l’altra persona, nel momento che tu sei in grado di percepire il suo dolore o la sua gioia, se ci sarà gioia la condividi, se senti che l’altra persona è nel dolore, il tuo stato interiore andrà verso l’aiutare l’altro. Non penseremo: ”Oh mio Dio come faccio a gestire questa persona. Questo significa che non sei in uno stato connesso. Quindi abbiate molta chiarezza, se tu senti molta avversione per questa persona o disagio, non è il problema dell’altra persona. Tu prima devi trasformare il tuo stato interiore, il che significa che devi portare attenzione al tuo stato interiore, forse toccherà fare la pratica della Mente Serena, oppure vedere la situazione alla luce degli insegnamenti che hai imparato alla Academy, in modo che tu possa andare a conoscerà la tua verità interiore, perché solo la verità può portare un autentico cambiamento. Altrimenti c’è solo il dramma della trasformazione, ma non accade nulla. Quando tu vai in contatto con la tua verità interiore, allora sì che avviene la trasformazione. Passi dalla sofferenza allo stato buono, dalla sconnessione alla connessione. Altrimenti tu stai semplicemente ingannandoti, pensi di essere in uno stato, ma in realtà sei disconnesso e in pessimo stato. Quindi porta attenzione alla tua disconnessione. Chiaro? Se tu impari come farlo, diventa molto facile. Tu saprai come farlo. Io pregherò per te, ma tu devi portare attenzione al tuo stato interiore, alla tua sofferenza, piuttosto che cercare di vedere da dove viene. La gente si perde cercando di vedere da dove viene la sofferenza, vuol dire che non sei connesso, stai solo cercando di giudicare o stai cercando di interpretare un dramma. Quindi non è quello che veramente chiediamo noi. Chi vuole una vera trasformazione, si gira internamente per guardare qual è il suo stato interiore in quel momento del tempo e lavora sulla sua propria trasformazione del suo stato interiore e alla fine tutto si trasforma. Chiaro?

 Qualcuno scrive: “Nel lasciar andare il mio dolore, io sento molta Grazia. E lasciando andare il dolore, accade nello stesso tempo, ma io sento come se il miracolo fosse avvenuto.”

Beh, questo è quello che ho spiegato per 15’. Non ci sono due cose diverse, è la stessa cosa. Solo il lasciar andare il dolore accade il perdono. Non c’è altro perdono ad esclusione di questo. E se non vuoi vedere le dinamiche, puoi chiamarlo miracolo, puoi anche dire che è un miracolo. Il tuo camminare è un miracolo, il tuo vivere è un miracolo, tutto quanto possiamo vederlo come un miracolo. Tuttavia è una cosa molto semplice tu puoi portare attenzione alla tua verità interiore e questo ti libererà. Tu porti attenzione al tuo stato interiore e cerchi di trasformarlo e comincerai a portarti in un bellissimo stato.

Qualcuno chiede: “La gente mi giudica che io li metto sotto tensione, cosa dovrei fare?”

Allora tu guardi internamente e pensi che veramente sia così, porta consapevolezza e trasforma. Diciamo che tu guardi dentro ed hai dolore perché gli altri ti dicono questo, allora prima lascia andare il tuo dolore e trasformalo, in modo che tu ti possa connettere alle persone in modo che le persone non si sentano così. Quindi se le persone dicono che tu non vai bene, puoi anche considerare che potrebbe essere vero. Quando guardi internamente, verifica, non è detto che abbiano ragione. Verifica. Se tu sei in un bello, stato avrai la giusta risposta a riguardo, se sei in uno stato di sofferenza tutto sembra distorto e la realtà non è mai come dovrebbe essere. La mente distorce la realtà quando sei in uno stato di sofferenza. Quindi la chiave, e la base è: tu devi diventare al 100% chiara che devi trasformare prima e portarti in un bello stato, ogni volta che scopri che sei in uno stato di sofferenza. Solo in questo modo riesci a vedere le cose per come dovrebbero essere, altrimenti le vedi solo o ingrandite con una lente di ingrandimento, oppure le tue reazioni saranno come quelle, diciamo che reagisci in maniera eccessiva. Quindi la chiave è che tu devi imparare a vivere in un bellissimo stato. Chiaro?

Sì, devi prestare attenzione alla tua verità in modo che tu possa vederla.  Penso che ci fermiamo qua con le domande e quindi andiamo alla parte degli insegnamenti. Andrò a rivedere uno dei vecchi insegnamenti, in modo da poterlo sottolineare e poi la prossima settimana andremo ad uno dei nuovi. Allora prendiamoci solo un minuto per ascoltare Preetaji.

INSEGNAMENTI

Per favore chiudete gli occhi. E sentiamo il principio di saggezza da Preethaji sulle relazioni.

Preethaji

 “Namasté, avete aperto il vostro cuore alle gioie e ai dolori della vita delle persone attorno a voi? Se avete sentito anche una sola volta, dovrebbe essere stata una giornata meravigliosa. Per favore, prendetevi un paio di respiri lenti e profondi. Diventate consapevoli del percorso che fa il respiro nel vostro corpo e anche quando esce dal vostro corpo. 

Andiamo a vedere l’intuizione della giornata sulle relazioni:

‘Il vostro dolore fa male a voi e il vostro perdono libera voi. Il vostro dolore ferisce voi, e il vostro perdono libera voi stessi.’

Tutti noi stiamo aggrappati a ricordi dolorosi, ma voi sapete che stare aggrappati al dolore, è stare aggrappati ad un mattone di cemento nel mezzo dell’oceano. Che importanza ha chi ve l’ha dato, siete voi quelli che andrete a fondo. Il perdono è saggezza. È comprendere la futilità dello stare ad indulgere nel dolore e lasciarlo andare. Il perdono non riguarda mai gli altri, riguarda la vostra stessa libertà.”

Kumarji

Continuate a tenere gli occhi chiusi per alcuni altri minuti e contemplate su questa cosa. Scegliete uno qualunque dei vostri dolori recenti che avete avuto e vedete come il dolore vi abbia fatto del male proprio a voi stessi. E come il perdono vi liberi.

Ora gentilmente potete riaprire gli occhi.

Allora Preetaji ci ha dato un insegnamento molto bello, ci dice: “Il vostro dolore ferisce voi e il vostro perdono libera voi” Cosa vuol dire? Se voi osservate la vostra vita, ciascuno di noi abbiamo tanti episodi nella vita nei quali noi abbiamo dei ricordi molto dolorosi. Noi possiamo anche chiamarli momenti di ferite nell’infanzia oppure nella gioventù, nella adolescenza o anche successivamente nella vita. Fintanto che voi continuate a rivisitare questi ricordi dolorosi, per il cervello non importa se è reale o immaginario, per il cervello entrambi sono un segnale di un ricordo fastidioso, quindi più qualcuno continua a rivisitare il dolore, anche se è stato, diciamo, ferito fisicamente o ha avuto qualche altro tipo di fastidio, una volta questo continua a ripetere come se fosse mille volte nel cervello. E quello che accade, è che effettivamente, questo andrà ad influenzare, a toccare il vostro corpo fisico, la condizione emotiva, va a toccare tutti gli aspetti. Ed è per questo che Preetaji dice: “Voi sapete che stare agganciati al dolore, è stare agganciati ad un enorme mattone di cemento in mezzo all’oceano. Cosa succede se mantenete un mattone legato nell’oceano?  Cosa succede? Non potete dire: “No, no questo i è stato dato dal nonno, quindi non sono io quello che va a fondo. Oppure io ho ricevuto tanto amore dalla mamma e quindi anche se tengo questo mattone io galleggio. Fintanto che voi state agganciati a questo, siete voi che annegherete nell’oceano perché siete agganciati. Quindi dovete capire che il perdono è saggezza e quindi è il comprendere la futilità di stare ad indulgere nel dolore e lasciarlo andare, poiché fintanto che voi state continuamente ad indulgere in questo, lo andate a rivisitare, voi effettivamente state rendendo la vostra vita più miserabile, dolorosa, per questo diciamo che il dolore addolora, mentre il perdono è saggezza. E quindi potete lasciarlo andare. Il perdono non ha mai a che fare con l’altra persona, come ho detto anche prima. Non ha niente a che fare con l’altra persona. Riguarda soltanto la vostra libertà. Fintanto che voi restate agganciati al vostro dolore, voi non avete libertà. Nel momento in cui imparate a lasciarlo andare, avete libertà. Quindi fondamentalmente, è una vostra scelta, che cosa volete fare. Vi piace vivere col dolore, annegare e andare a fondo oppure volete fare la scelta di liberarsi da questo dolore in modo che potete vivere e galleggiare nella libertà. Allora quale scelta volete fare? Lo decidete voi. Che scelta volete fare? Volete la libertà? O volete essere feriti? Ecco perché diciamo le ferite feriscono, il perdono libera voi. Quanti vogliono avere libertà? Allora lasciate andare. Vogliamo ora andare a fare un processo meditativo? In maniera che noi comprendiamo come ottenere questa libertà?

Allora sedetevi in maniera corretta, chiudete gli occhi.

MEDITAZIONE

Preethaji

Sedetevi in una posizione comoda e chiudete gli occhi.

Inspirate profondamente dal naso ed espirate lentamente dalla bocca con totale consapevolezza. Facciamolo per 7 cicli del respiro.

Diventate consapevoli di una qualunque relazione dove voi state agganciati al dolore o alle ferite ricevute.

Da quanto tempo state agganciati a questo dolore?

Osservate quanto questo dolore vi sta derubando della vostra pace. Vale veramente la pena di vivere la vostra vita in questo dolore, in queste ferite?

Riuscite a sentire il dolore che questa ferita infligge a voi stessi? Lasciatelo andare. Lasciar andare le ferite, il dolore è perdono.

Visualizzate un fiume, il fiume della vita, vedete i ricordi dolorosi di questa relazione fluire giù, lungo il fiume. Inspirate profondamente e dite: “Lascio andare le ferite, il dolore”. 

Ora formulate una intenzione o una preghiera che noi possiamo vivere liberi dalle emozioni dolorose e che possiamo trovare la saggezza di perdonare.

Per favore, ritornate più volte possibile oggi a questa comprensione, a questa constatazione che il vostro dolore fa del male a voi e il vostro perdono vi libera. Namastè, vi auguro una bellissima giornata in un bellissimo stato.

Kumarji

Ora potete dolcemente riaprire gli occhi. Spero che tutti quanti farete questa pratica, vi aiuterà molto, vi aiuterà molto a portarvi in un bellissimo stato. Quindi adesso prima di passare alla pratica della Soul Synk, siamo soltanto a 5 giorni dal programma “Essere senza limiti” che si terrà a Bonn e a Stoccolma nella prossima settimana. Avrà luogo per la prima volta in questi due luoghi da parte della O&O Academy, e quindi Preetaji è colei che condurrà entrambe le giornate.  In particolare tutti quelli che sono completamente nuovi, sicuramente possono avere l’occasione di partecipare al corso, dovrà capire esattamente che cosa può fare la O&O Academy per un individuo e come la propria coscienza può ricevere una trasformazione e come possono essere appagati e perseguiti gli obiettivi e come si può anche imparare a vivere in un bellissimo stato per la maggior parte del tempo. Queste sono alcune delle lezioni più importanti che avrete e inoltre avrete anche delle esperienze molto potenti e dei processi in questi due giorni di corso on line chiamato ‘Be limitless’. Potete ovviamente contattare le persone amate, amici, parenti, potete dargli queste informazioni perché è giusto sapere che questa bellissima occasione è disponibile per tutti. E poi, come vi ho detto l’ultima volta o quella precedente, la vita viene sempre condotta principalmente da stati limitati e quindi tutto nella vita sembra molto duro e riguarda l’affrontare le difficoltà, ma se voi imparate a vivere in un bellissimo stato, se imparate a vivere in stati illimitati, ciò che accadrà è che un sacco di magie cominceranno ad accadere. Quindi comincerete ad allinearvi con l’Universo e comincerete a comunicare con l’Universo n una maniera tale che l’intero Universo comincerà a riunirsi per realizzare le vostre intenzioni sincere. E non solo questo, voi potrete anche osservare un numero incredibile di sincronicità e di magie nelle vostre vite. Ogni evento diventa davvero leggero, senza sforzo. Però non significa che voi non dovrete fare nulla, dovrete lavorare molto duramente anche se siete in un bellissimo stato, in modo che così, se siete connessi e l’Universo vi aiuta, potete acquisire molto di più. Questo sarà l’impatto per qualcuno che viene al corso ‘Be limitless’. Imparerete come trasformare la vostra coscienza interiore, grazie alla quale voi sarete in grado di vivere la vita partendo da uno stato illimitato. Questo è l’argomento di ‘Be limitless’. 

Adesso vogliamo tutti quanti mantenere un intento comune per tutte quelle persone che hanno desiderio di venire al corso ‘Be limitless’,che in qualche modo possa ottenere una magia che sia in grado di venire e partecipare e prendersi il beneficio di vivere in un bellissimo stato, in uno stato illimitato della loro vita. Vogliamo mantenere tutti questo intento e fare assieme la pratica della Soul Synk? D’accordo? Allora partiamo ora con la pratica della Soul Synk assieme. 

Per favore mantenete la schiena diritta e potete chiudere gli occhi.

SOUL SYNK

Kumarji: Grazie moltissime per essere venuti a partecipare a questa Call, ma prima che chiudiamo questo incontro, vorrei passare alcuni momenti se avete delle domande relative al corso ‘Essere senza limiti’, ‘Be limitless’ , che verrà proposto la prossima settimana a Bonn in Germania e a Stoccolma in Svezia. Se avete delle domande le potete fare.

Forse Jan o Isabella vogliono dire qualche cosa riguardo a questo corso?

Isabella: Io potrei condividere qualcosa. 

Kumarji:Sì, prego, puoi parlare.

Isabella: Come hai detto tu la prossima settimana avremo questo “Be Limitless”in due sedi in Europa: una a Bonn in Germania e l’altra a Stoccolma in Svezia e abbiamo alcune notizie bellissime per i partecipanti che verranno al “Be Limitless”e cioè, chiunque parteciperà a questi corsi il prossimo weekend, avrà uno sconto del 30% alla partecipazione del “Campo dell’Abbondanza”,se fanno la iscrizione al corso di Lindau. Quindi è una bellissima opportunità per risvegliarsi alla Coscienza. 

Kumarji: Inoltre in aggiunta a questo, non è soltanto per voi, ma se voi volete portarvi delle persone care, amici o parenti, potete addirittura, come partecipanti del corso “Be Limitless”, potete registrare loro quel giorno lì, quando siete lì, in modo che anche loro possono avere un grosso sconto. Quindi è per offrire alle persone questa bellissima opportunità di vedere Preetaji, di percepirla e di comprendere il Campo dell’Abbondanza che avverrà dal 2 al 5 di maggio a Lindau in Germania.

Ci sono altre domande? Oppure Jan vuoi dire qualcosa?

 Con questo noi finiamo la Call di oggi. Ci vedremo con tutti quelli che sno iscritti a “Be Limitless”, altrimenti ci vedremo all’incontro di domenica. Namastè. 

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