Community Call 28/10/2018

Abbondanza – puntata 7

Incontro tenuto da Kumar ji 
Insegnante della Facoltà della O&O Academy 

Leggerò l’esperienza perché Anny Ekberg non è presente. Lei ha inviato due condivisioni.

  1. Ho vissuto in un campus per 7 mesi perché era economico. Era un ambiente bello ma non era piacevole vivere in una struttura non permanente per così a lungo. Oggi vivo in un piccolo studio. Qui attorno è tutto così tranquillo e sacro che mi sento benedetta ogni giorno che esco. Questo weekend c’era una esposizione d’arte nella strada che percorro. Le persone hanno aperto i loro studio e appartamenti. Non ne sapevo niente finché non mi sono imbattuta in una bellissima mostra di fotografie. Magico! Adesso mi sembra di vivere nella 5 Avenue a New York City e ogni volta mi ritrovo in un bello stato interiore. 
  2. Il mio partner mi ha sommersa al telefono con delle frasi poco appropriate e ho pensato basta per favore liberami da questo individuo. Ma sapevo che stava male. Quando ci siamo visti gli ho detto: “Ascoltami abbiamo bisogno di riconoscere i nostri pensieri negativi senza esprimere giudizi, dobbiamo cercare una connessione con il nostro divino, con la coscienza” memore di quanto avevo imparato il giorno prima sulla zona del potere. Sinceramente grazie 

Kumarji: questo è l’impatto degli insegnamenti su coloro che li fanno propri. E’ molto importante applicare gli insegnamenti così che possiate veramente godere della vita, apprezzare la vita.

La prossima condivisione è di Katrine.

Ci sono diversi tipi di miracoli accaduti nella mia vita da quando ho ricevuto il deeksha nel 2006. Non li ho mai condivisi prima perché non riuscivo a trovare le parole giuste per descrivere queste emozioni e sentimenti. Recentemente mi sono sentita troppo timida per farlo e mi sono detta non importa se non li condivido. Ma dal momento che tu hai spiegato quanto è importante la condivisione ho pensato che era giusto farlo. Nel 2007 mi trovavo in un bello stato e ho avuto la più profonda e incredibile esperienza della mia vita. C’è così tanta bellezza e grazia nel mondo     perché il mondo è così sorprendentemente bello. Questa grazia era lì a disposizione di chi poteva vederla. I miei incontri con le persone attorno a me venivano da un luogo pieno di pace nel quale le persone erano rilassate e contente. Non avevo bisogno di dire loro niente. Si sedevano accanto a me, sorridenti e rilassate. Questi incontri che avvenivano nel sistema di sicurezza sociale in un’atmosfera difficile ed emotivamente dolorosa, ora fluivano e non avevo bisogno di chiedere o suggerire loro nessuna soluzione.

La relazione con mio padre adottivo si è trasformata da una relazione piena di risentimento a un luogo di mutua esistenza, stavamo condividendo un posto.   Ricordo che quell’estate ci sedevamo in pace accanto al fuoco.Anche la relazione con mia madre adottiva si è approfondita e rinnovata ed è stato come se un peso fosse stato tolto dalle mie spalle.

Queste sono le esperienze di miracoli che ricordo con maggior chiarezza. Ci sono molte altre esperienze dello stesso tipo durante quell’anno. Ricordo che nel 2008 stavo seduta sugli scalini di casa nostra e mi sono sorpresa a pensare che se fossi morta sarebbe stato ok. Avevo dimenticato cos’è la paura.

Ricordo che in quel periodo anche il mio sonno era diverso: naturale, profondo e dormivo molto. Più che dormire era come se fossi in lunghi momenti di meditazione. Era un sonno diverso. Ero consapevole degli altri che stavano dormendo nella casa. Anche i sogni erano diversi.

E’ stato un lungo processo che è durato tutto l’anno e culminato nel weekend in cui ci siamo dati il diksha ed è risultata in una condizione di gratitudine, beatitudine, calma e pienezza, soddisfazione. Era ok morire ora, non avevo più paura.

Potevo vedere quello che gli altri intendevano veramente dire come se i loro discorsi avessero i sottotitoli.

La mia domanda ora è: oggi non vivo più in quello stato d’animo, ne sento la mancanza e vorrei sapere come è possibile ritornarci.

Kumarji risposta:
l’universo, nella sua esistenza… in questo universo niente è stagnante, cioè vivete in un universo dinamico: cioè o state costantemente progredendo o state regredendo e morendo. Non c’è un punto nel tempo in cui potete dire ok mi fermo qui. Sto bene. Non voglio andare avanti e non voglio tornare indietro. Non succede così. O state progredendo o state degenerando, non c’è un momento in cui potete rimanere in una condizione stagnante. Quello che succede è che quando raggiungiamo uno stato bello, se non lo nutrite in modo adeguato quello che succede è che questo bello stato svanisce. Se ad esempio prendete un pezzo di ferro e lo lasciate all’aria, dopo un po’ di tempo vi accorgerete che ha fatto la ruggine. Ad esempio prendiamo le relazioni, se non nutrite le relazioni in modo adeguato con amore, connessione e cure, lentamente svaniranno. Lo stesso con il corpo. Se non ve ne prendete cura, se non lo nutrite in modo adeguato si indebolirà e morirà. Lo stesso vale per il vostro stato interiore. Non potete concludere: ho tutto adesso posso rilassarmi. No. Avete bisogno di riconoscerne il valore, di nutrirlo, dovete veramente usarlo per aiutare gli altri. Se non lo usate per aiutare gli altri, svanirà lentamente. Questo è successo a molte persone. Perché le persone sono molto elettrizzate quando raggiungono questo stato bello. Ma non lo nutrono in modo adeguato e non lo usano per il bene degli altri, allora lentamente quello stato non troverà uno scopo nella vostra vita e se ne andrà. Così se volete rientrare in quello stato e questo desiderio diventa un’ossessione, non succederà niente. Ma se sapete che è una cosa di grande valore e se esprimete in voi l’intento voglio raggiungere un bello stato interiore per il bene di molti, allora avete una visione adeguata, uno scopo. La qualità della vostra partecipazione nei corsi cambierà, sarà diverso il modo in cui farete le cose, ritornerete in quel bello stato e non solo, ma sarete anche in grado di aiutare molte persone.

Questi stati non vi vengono dati fini a se stessi. Essi entrano nella vostra vita con uno scopo. Se non ne scoprirete l’alto scopo, se ne andranno. E anche se tornano non saranno stati permanenti. Così è importante che impariate gli insegnamenti e le pratiche così che possiate avere la consapevolezza e usare gli insegnamenti per vedere la luce, la consapevolezza degli insegnamenti, così che sarete in grado di trasformare la vostra coscienza da una coscienza di sofferenza a una bella coscienza. E’ importante che impariate gli insegnamenti, la giusta prospettiva per ottenere uno stato sostenibile dal quale aiutare gli altri.

So che molti si sono trovati in questi stati e ora non sono più in uno stato bello e sono ossessionati da questa ricerca. Vi siete goduti quei momenti, ma non vi siete resi conto del loro valore. E’ come avere cento dollari e non sapere quanto in realtà avete. Ora però che sapete che avere quello stato vale molto, potete ritornarvi ma con una diversa consapevolezza, se vi chiedete qual è lo scopo di quegli stati.

DOMANDE

  • Puoi per favore aiutarci con il prana diksha per gli animali, soprattutto quelli domestici, e cani e cavalli usati in terapia. Quando sono tornata dal corso S&S, sono entrata in una stalla, è stato meraviglioso, tutti i cavalli stavano riposando; tutto era rilassante e pieno di pace. Più tardi vengo a sapere che avere animali nella stanza quando si dà il diksha può distogliere dal focus. Ma come può essere se siamo una unica coscienza? Come mai ci sono delle restrizioni? Non riesco a capire. Per favore spiegaci, dicci qualcosa in proposito. 

RISPOSTA

Tutto è coscienza e concordo con ciò ma la coscienza è sia materia sia esperienza, l’esperienza che fate della materia. Se prendete il cibo. Mangiamo cibo che è cucinato perché è una bella esperienza di cibo; non mangiamo riso crudo perché l’esperienza della coscienza non sarebbe piacevole. Nello stesso modo gli animali sono coscienza, ogni cosa e coscienza. Gli animali addomesticati – vorreste avere un cane – è molto bello ma ci sono alcune persone che addomesticano i coccodrilli ma nessuno terrebbe un coccodrillo a casa. Pochi lo fanno perché questa esperienza fa paura. Le persone avrebbero paura a venire a casa vostra. Così gli animali domestici sono coscienza, tu sei coscienza, io sono coscienza, persino avatar come AmmaBaghavan sono coscienza. Ma l’esperienza che tu fai di ognuno di loro è diversa. Così ci sono molti luoghi dove puoi andare: ci sono sale da ballo, ci sono templi; anche le sale da ballo sono coscienza, ma non andresti a pregare in una sala da ballo perché l’esperienza di quella coscienza (della coscienza di quel luogo) non favorisce lo scopo. Andresti in un tempio perché nel tempio c’è sacralità e santità, c’è atmosfera. Ci sono luoghi diversi e tutti sono coscienza, ma l’esperienza della coscienza è diversa in ognuno di loro. Così se vuoi avere una potente esperienza spirituale devi creare un ambiente che la susciti, che sia pulito. Se il tuo cane è pulito e tranquillo, non ci sono obiezioni a che stia lì. Ma se vuoi dare il diksha in un luogo dove gli animali possono sporcare il posto, non daresti una piacevole esperienza di quella coscienza. Questo è quello di cui si parla, per mantenere la santità che rende potente l’esperienza del diksha. Ci potrebbero poi essere persone che vengono a casa tua per il diksha che non amano gli animali domestici. L’esperienza anche per loro non dovrebbe essere spiacevole.

Dare il prana diskha agli animali è possibile. Vai mettiti di fronte a loro e daglielo in una bella maniera. Ti aiuterà.

DOMANDA

Da quando ho partecipato a S&S, mi sento spesso connessa con la sorgente e sincronicità accadono nella mia vita di ogni giorno. Sono veramente grata per la vita che ho oggi ma so che c’è ancora molto lavoro da fare. La mia domanda è come possiamo trasformare sentimenti e pensieri di cui non siamo consapevoli?

RISPOSTA

Per favore non parlate di trasformare i vostri pensieri uno alla volta, perché questo è impossibile. E a proposito, non avete il controllo dei vostri pensieri. Quello di cui parliamo invece è di trasformare il vostro stato interiore. Se avete uno stato interiore di sofferenza, potete trasformarlo in uno stato di gioia e calma o pace e beatitudine. Naturalmente dovete seguire gli insegnamenti e le pratiche, come la Serene Mind, che può aiutarvi a trasformare temporaneamente il vostro stato interiore. Ma se volete un cambiamento permanente nel vostro stato interiore, se volete fare veramente qualcosa, allora imparate gli insegnamenti. Se guardate le situazioni della vostra vita alla luce degli insegnamenti, allora vedrete la vostra verità interiore, e quando vedete la vostra verità interiore, il vostro stato interiore si trasforma. Così se lo stato interiore si trasforma, in modo naturale vedrete che anche i vostri pensieri si trasformano e i vostri sentimenti saranno amorevoli e di connessione. Così automaticamente anche i sentimenti cambiano. I pensieri cambiano, il vostro stato interiore cambia. Così focalizzate l’attenzione sulla trasformazione dello stato interiore.

DOMANDA

C’è una domanda sul Festival dell’Illuminazione a Ekam. Come facciamo la sadhana? Facciamo la sadhana online ogni giorno o riceveremo le istruzioni via email?

RISPOSTA

Stiamo definendo i dettagli della procedura. Le indicazioni sulla procedura, incontri e sadhanas verranno comunicate via email a coloro che si sono iscritti per partecipare al festival.

DOMANDA

Grazie per il corso S&S che è stato un’esperienza meravigliosa. Vorrei fare una domanda sulle sincronicità che mi sembrano in realtà qualcosa legato al karma. Ho avuto un periodo difficile   due anni fa a causa del cancro. Il mio capo, nella banca in cui lavoravo, si rivolgeva a me tutto il tempo con frasi che mi ferivano oppure la sorprendevo a fissarmi. Pensavo che avesse queste reazioni per una questione che c’era stata tra di noi un anno prima. Tuttavia anche se le chiedevo scusa, lei continuava a trattarmi male finché ho dovuto lasciare il lavoro. In me c’era molta rabbia e nonostante pregassi per riuscire a lasciare andare questi sentimenti in realtà non ci riuscivo. Dopo il corso S&S, nell’ufficio in cui lavoro ci sono stati dei problemi; mi sono messa in una situazione complicata il che suggeriva che forse era colpa mia e che persone innocenti stessero pagando le conseguenze delle mie azioni. Ho chiesto aiuto alla mia saggia anima e quello che mi è arrivato è: accetta che sei uno con le ingiustizie e stai con quello che c’è, accetta che potresti non ricevere mai delle scuse per il comportamento degli altri. Mi ha aiutato. Ho anche scoperto che mi aspetto dagli altri certi comportamenti perché questo è quello che mi aspetto da me stessa.

Nonostante mi renda conto che la vita mi fa delle sorprese che non mi aspettavo, ci vuole del tempo prima che ciò sedimenti in me. Non penso però che certi aspetti del mondo degli affari siano eticamente corretti, come il riciclaggio di denaro. Cosa posso fare per sentirmi in pace con me stessa.

RISPOSTA

La domanda in sintesi è “Sento che qualcosa è ingiusto, come posso perdonare? Ho questo giudizio, come lo gestisco?” Per spiegare ciò dovresti frequentare uno dei corsi in India perché spiegare il giudizio, in modo particolare il giudizio pratico ed emotivo, abbiamo bisogno di lavorare molto di più sul contesto che li genera e dobbiamo apprendere questi importantissimi insegnamenti sul giudizio. Solo allora capirai qual è la giusta risposta a questa domanda. Non sono in grado di rispondere ora in questa call ma per metterlo in breve ci sono due tipi di giudizio: il giudizio funzionale e il giudizio emotivo. Se sei preda del giudizio emotivo e continui a ritirarti in te stessa, non raggiungerai mai una connessione e vivrai in uno stato di sofferenza. Il giudizio funzionale invece va bene, ma se ci attacchi qualche carica emotiva nei confronti di queste persone o del loro comportamento, qualsiasi cosa essi facciano, forse a loro farà del bene oppure no, ma certamente non farà del bene a te stessa perché ti ritirerai in te stessa e soffrirai. Cerca di fare la Soul Sync con l’intento di lasciar andare il giudizio finché te ne sarai liberata. Al momento questa è la soluzione migliore. La dinamica del giudizio è un insegnamento dei corsi del Journey, il livello 5 o 6, non di quelli precedenti. Non lo si affronta prima perché è un insegnamento molto profondo; per potersene liberare definitivamente hai bisogno di maggiori strumenti. Pratica la Soul Sync e chiedi al tuo divino di aiutarti a lasciare andare il giudizio.

INSEGNAMENTO

Stiamo affrontando la serie di insegnamenti legati alla Ricchezza/Abbondanza. Abbiamo visto quanto sia importante sapere che la Ricchezza/Abbondanza non è materiale, ma è coscienza. La Ricchezza/Abbondanza non è un oggetto ma piuttosto una cosa viva. Abbiamo poi visto l’importanza della giusta azione, abbiamo appreso il giusto intento, la giusta percezione e abbiamo imparato anche la giusta connessione.

L’altra settimana abbiamo imparato quanto sia importante avere la giusta relazione. E qual è l’ultima e più importante cosa se le varie forme di abbondanza devono fluire nella vostra vita? E’ una cosa cruciale. Se solo voi aveste quella, allora l’abbondanza fluirebbe nella vostra vita e vi rimarrebbe. Potete indovinare cosa sia questa cosa?

Le altre cose ve le ho dette io.

Varie Risposte:

  • Un bello stato 
  • Gratitudine 
  • Condividere 
  • Condividere con gli altri 
  • Fiducia 
  • Relazione con i genitori 
  • Dare il giusto valore 
  • Nutrire 

K > E’ la cosa più importante, è l’ultimo legame, l’ultimo anello. È proprio quando manca questo anello che le persone lottano, devono combattere.

Altre risposte:

  • Il perdono 
  • Lasciare andare 

Kumarji > No.

Altre risposte:

  • Integrità interiore 
  • Apprezzamento 
  • Persistenza 
  • Umorismo 
  • Emozione 
  • Connessione con il divino 
  • La fede 
  • Certezza 
  • Preghiera 
  • Chiarezza 

Kumarji > La chiarezza va bene, ma riguardante che cosa?

Risposte:

  • Visione 
  • Chiarezza di quello che vogliamo 
  • Uno stato bello è obbligatorio 

Kumarji > Visione è abbastanza vicino alla risposta giusta.

La cosa importante non è quello che volete, ma il giusto scopo. Perché lo volete. Se non rispondete a questa domanda, se non ottenete da voi stessi la giusta risposta, quella che vi lascia soddisfatti, allora quello che chiedete non si manifesterà nel modo in cui voi volete. Avere uno scopo è una cosa. Avere il giusto scopo invece è un’altra. Se avete il giusto scopo in uno stato bello, se siete in uno stato di connessione, non potete chiedere solo per voi stessi. Lo scopo deve essere veramente utile per molte persone, non solo per voi, e solo allora l’abbondanza comincerà a fluire.

Allora, un albero che produce i frutti non mangerà i suoi frutti ma darà i frutti a qualcun altro che li mangerà. Una nuvola che fa cadere la pioggia, non piove per sé stessa ma per bagnare il terreno e far crescere l’erba, gli alberi. Gli alberi faranno ombra e daranno una piacevole ombra alle persone attorno a loro.

Quindi vi dovete chiedere qual è lo scopo della ricchezza che state cercando e lo scopo non dovrebbe essere solo per voi, ma dovrebbe venire da uno stato bello, dallo stato di coscienza dell’Uno, e dovrebbe aiutare molte persone contemporaneamente, non solo voi stessi. Dovrebbe crescere al di fuori di voi stessi, aldilà di voi stessi. Allora l’abbondanza entrerà nella vostra vita.

Il giusto scopo.
Oppure la giusta visione spirituale della vostra abbondanza, della vostra ricchezza.

Se volete un business di successo dovete sapere qual è il vostro giusto scopo. Perché volete che la vostra azienda fiorisca. Se il vostro scopo è quello di ottenere un milione di dollari, che cosa volete fare con questi dollari? Comprare altra proprietà per voi? Potrebbe quindi non funzionare.

Ogni volta che riguarda solo voi e deriva dall’insicurezza o dalla paura oppure per far scomparire il vostro stato di sofferenza, allora potreste non fare l’esperienza della magia dell’abbondanza.

Se siete in un bello stato di connessione e avete uno scopo chiaro, ad esempio voglio guadagnare un milione che posso condividere affinché tutti i miei impiegati possano godere di questi soldi che io guadagno, non solo per me, ma in modo da dare comodità alla comunità. Ad esempio, che cosa volete fare con il denaro?

Anche per quanto riguarda l’intelligenza, la salute, tutto quello che chiedete deve avere uno scopo non solo per voi, deve essere d’aiuto, per esempio, alla vostra famiglia. Se avete chiarezza nella vostra visione spirituale – la visione spirituale non è un ideale, la visione spirituale deriva dalla coscienza connessa – lo scopo deve essere di utilità a tutti. Se la ricchezza che state cercando ha un giusto scopo siate certi che entrerà nella vostra vita. Se lo scopo non include tutti ma solo voi allora non succederà. Può succedere qualche volta ma non durerà a lungo.

La ricchezza può essere intelligenza, conoscenza, potere, bellezza, longevità, soldi, saggezza, può essere tutte queste cose. Qualsiasi abbondanza voi riceviate dovrebbe avere uno scopo e dovrebbe avere il giusto scopo e il giusto scopo non è egocentrico ma dovrebbe coinvolgere più persone, includere più persone. Questo è il giusto scopo.

Così la ricchezza che non si condivide, che non serve ad aiutare molti, non è sostenibile.

Ad esempio, una storia accaduta in India:

  • Questa è una storia vera, apparsa nei media. C’erano due fratelli, entrambi avevano un’impresa perché il padre aveva dato loro un negozio ciascuno e avevano ricevuto ricchezza in ugual misura. Entrambi hanno iniziato a fare carità, ad aiutare i poveri. Il fratello più vecchio ha incominciato a fare qualcosa per i suoi impiegati perché si era reso conto che si alzavano molto presto la mattina, le loro mogli si alzavano anche loro presto per preparare il pranzo, per cui ha deciso di non fargli più portare il cibo da casa ma avrebbe provveduto lui al cibo per il pranzo, così che le mogli potessero riposare più a lungo. Ha pensato di avere così tanto da poter pensare anche al pranzo per i suoi operai, i suoi impiegati. Ha iniziato ad estendere questa idea, perché nel frattempo i profitti continuavano ad aumentare. Ha iniziato a donare il pranzo anche a coloro che entravano nel negozio. E diventava sempre più ricco. 

Il fratello vedendo questo successo, questa prosperità, ha iniziato a fare la stessa cosa, però lo faceva con uno spirito diverso. Considerava questo uno spreco. La sua carità non proveniva da un senso di connessione, ma dal confronto con il fratello, quindi non aveva degli effetti positivi sulla sua azienda. Lui era ossessionato da sé stesso, quindi la carità che faceva non veniva da un bello stato ma dal confrontarsi con il fratello maggiore. Mentre il fratello maggiore lo faceva semplicemente per il bene degli altri, lui lo faceva perché si paragonava con il fratello. Il fratello maggiore aveva una visione spirituale e quindi l’abbondanza fluiva nella sua vita, mentre la visione del fratello più piccolo era legata più a sé stesso. Il fratello maggiore diventava sempre più ricco e il fratello minore diventava sempre più povero, proprio perché la sua carità non fluiva da un bello stato, non aveva lo scopo di fare del bene agli altri.

Non basta essere gentili con gli altri ma bisogna farlo da uno stato bello e la cosa più importante è che lo scopo sia chiaro, sia giusto e sia spirituale. Dovete fare qualcosa in modo naturale per aiutare gli altri e sarà meraviglioso.

Una persona può avere una passione ma la cosa più importante è da quale stato di coscienza emerge: la coscienza dell’io o dell’uno?

Se lo fate dalla coscienza dell’io prima o dopo svanirà, scemerà.

Dovete trasformare il vostro stato interiore in modo che la vostra ricchezza, la vostra abbondanza, cresca nella vostra vita. È molto importante che abbiate uno scopo appropriato, giusto, collegato con l’aiutare gli altri oltre a voi, senza aspettative di un ritorno, senza ossessione verso sé stessi.

È chiaro tutto ciò?

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