Il corso completo, con audio originale di Preethaji, è acquistabile sulla piattaforma Commune. Qui abbiamo raccolto le trascrizioni in italiano durante lo svolgimento del corso, dal 21 al 30 Ottobre 2019.
Come una venditrice di pesce che si è abituata all’odore del pesce vecchio, quando viviamo troppo a lungo con un particolare schema di pensiero creiamo una falsa zona di sicurezza. Costruiamo forti connessioni neurali nel cervello e allora è facile tornare a quelle emozioni più e più volte anche se sostanzialmente sono dolorose. La lezione di oggi si incentra sulla pratica della Mente Serena che è studiata per aiutarci ad uscire da uno stato di sofferenza allorché si presenti.
Namaste.
Sono molto felice di essere con tutti voi.
Nella prima tappa abbiamo esaminato lo stato bello della coscienza, il potere dello stato bello nella vostra coscienza e abbiamo imparato una potente pratica; la pratica della Soul Synch.
Nella seconda tappa abbiamo studiato la coscienza e da quale stato di coscienza facciamo esperienza della vita. Da uno stato di sofferenza sentite la vita limitata? Allora il vostro rapporto con la vita stessa diventa disarmonico. Quando fate esperienza di stati di espansione della coscienza fate esperienza di una vita armoniosa.
Oggi siamo alla terza tappa e impareremo una pratica potente: la pratica della Mente Serena grazie alla quale uscirete da uno stato stressante di sofferenza non appena questo si presenta.
Lasciate che condivida con voi una bellissima rappresentazione che venne creata da mistici 300 anni fa.
Ci sono due donne, o amiche, una che vende pesce e l’altra che vende fiori. La venditrice di pesce e la venditrice di fiori vanno al mercato per vendere i rispettivi prodotti. Dopo aver lavorato al mercato tutto il giorno si dirigono verso casa e inizia a piovere. La casa della fioraia è più vicina quindi la pescivendola decide di passare la notte a casa della fioraia sua amica. Cenano insieme e vanno a dormire. Nel pieno della notte la venditrice di pesce è molto agitata. Si gira e si rigira incapace di prendere sonno e alla fine si sveglia del tutto per vedere, per scoprire che cosa in effetti la stia disturbando. Vide un cesto pieno di fiori molto vicino a sé, un cesto pieno di fiori freschi di gelsomino. All’istante spinge il cesto pieno di fiori allontandolo da sé e si trascina un cesto pieno di pesce vicino, spruzza un po’ d’acqua, d’acqua fresca, sul pesce, inspira molto profondamente e poi va a letto molto tranquilla.
Nella vita, molte volte siamo come la venditrice di pesce. Anche se il nostro stato di stress è molto doloroso torniamo a vivere in uno stato di sofferenza perché ci siamo abituati, ci siamo abituati a questo ed è diventato una zona sicura. Alcuni di noi sono assuefatti a stati di paura in cui si preoccupano costantemente, sono ansiosi o probabilmente vanno nel panico. Alcuni di noi vivono in stati di tristezza o amarezza in cui vivono sentendosi costantemente soli o alienati o insicuri. Continuiamo ogni volta a tornare a questi stati di nuovo e poi ancora perché siamo abituati a questo.
Qual’è lo stato a cui continuate a tornare di volta in volta? Qual è lo stato di base della vostra vita?
Se osservate il nostro cervello è come del tofu all’interno del nostro cranio. Ha 18 miliardi di neuroni, un trilione di cellule di supporto e milioni di miliardi di connessioni neurali. Ciascun pensiero che avete è un impulso elettrico nei vostri neuroni. Che vi piaccia o no, questo è quel che succede nel vostro cervello. Non ci sono problemi se avete un unico pensiero rabbioso o un solo pensiero di solitudine perché ciò non avrà effetto sul modo in cui il vostro cervello funziona, ma se alimentate costantemente un particolare pensiero più e più volte questo diventa una forte connessione neurale nel vostro cervello, cioè tornate a provare le stesse emozioni ripetutamente. A volte, quando si presenta la necessità, altre quando vi confrontate con situazioni impegnative ma molte volte nella nostra vita torniamo a provare quella sensazione anche se non dovremmo perché ci siamo abituati, anche quando non vi confrontate con una situazione difficile vi sentite soli, siete tristi, vi sentite alienati, avete paura, siete costantemente ansiosi riguardo a qualcos’altro nella vostra vita. Quando rivisitate lo stesso schema di pensiero più volte state costruendo forti connessioni neurali nel vostro cervello.
Lasciate che vi presenti queste statistiche. Ciascuno di noi ha qualcosa come 60.000 pensieri al giorno. La media varia tra i 12.000 e i 60.000 pensieri e di tutti questi pensieri l’80% sono vecchi. Sono vecchi, sono abitudini e sono di natura ripetitiva. E di questo flusso di pensieri vecchi e ripetitivi l’80% è di tipo negativo. Anche se corriamo costantemente dietro al tempo, ci impegniamo sempre in vecchi schemi di pensiero senza permetterci di portare novità nella nostra vita e non c’è intelligenza che possa fiorire quando il pensiero è ripetitivo e frutto di abitudine.
Qual’è lo stato a cui siete assuefatti? Qual’è lo stato a cui continuate sempre a tornare, ogni volta?
Portate l’attenzione a voi stessi.
Il vostro cervello è diverso da quello del Buddha?
Ogni volta che pongo questa domanda qualcuno risponde; “Sì, è diverso”, altri dicono; “No, è lo stesso”. La mia risposta è “E’ lo stesso cervello, ma è anche diverso”.
Se il nostro cervello all’interno del cranio somigliasse a questo, questa parte del cervello è il sistema limbico ed è responsabile delle vostre emozioni come rabbia, paura e dolore. Questa parte del cervello che rappresenta la corteccia prefrontale è deputata al pensiero logico e analitico. Nella civiltà in cui viviamo abbiamo un sistema limbico iperattivo. Passiamo molto tempo in stati di stress, in stati di sofferenza, e la nostra istruzione in un certo senso ha attivato la corteccia prefrontale responsabile del pensiero logico e analitico. Ma c’è anche un’altra area del cervello che deve essere attivata. Se guardate al cervello del Buddha, anche il cervello del Buddha era composto dalle stesse parti. Le parti che furono attivate nel cervello del Buddha sono molto diverse da quelle attivate nel vostro cervello. C’è un’area nel vostro cervello detta corteccia medio-prefrontale che si trova al centro del cervello. Quando attivare quest’area sperimentate stati di connessione. Sperimentate una maggiore consapevolezza, maggiore intelligenza e stati di espansione. L’evoluzione non si ferma con l’attivazione del solo sistema limbico. Non si ferma nemmeno dopo l’attivazione della corteccia prefrontale. La nostra evoluzione continua mentre diventiamo individui che stanno attivando la corteccia medio-prefrontale e stanno sperimentando stati di espansione.
Ora faremo insieme una pratica che vi aiuterà a sganciarvi dagli stati di sofferenza nel momento stesso in cui insorgono e attiverete la corteccia medio-prefrontale. E’ una meditazione di tre minuti. Una pratica di tre minuti chiamata pratica della Mente Serena. Ogni volta che vi sentite turbati interiormente, ogni volta che sentite un disturbo in questa regione del vostro corpo, ogni volta che vi sentite turbati nel cuore voglio che facciate la pratica della Mente Serena. Ho visto persone fare questa pratica quando si trovavano nel mezzo d’una discussione. Ho visto persone fare questa pratica quando dovevano prendere decisioni molto importanti per la loro vita. Vi consiglio di farla ogni qualvolta sentite un turbamento interiore. E’ una pratica molto semplice, ma allo stesso tempo immensamente potente. Nella prima fase portate l’attenzione al respiro. Lasciate che il vostro respiro diventi lento e profondo. Per favore, comprendete che il vostro respiro ha un effetto diretto sulla vostra coscienza e sulla vostra mente. Quindi ponete attenzione al respiro. Lasciate che il vostro respiro diventi lento e profondo.
Nella seconda parte, nella seconda fase identificate l’emozione precisa che sta nascendo dentro di voi. Può essere leggermente difficile perché siamo una civiltà che si focalizza sul mondo esterno. Può risultare difficile se non siete abituati a osservare il vostro mondo interiore. E’ una pratica, e migliorerete col tempo. Identificate l’emozione precisa. Non cercate di modificarla .
E poi dovrete osservare. Nella terza fase osserverete il movimento della vostra mente. Mentre sorge questa emozione osservate il movimento della vostra mente. State diventando ossessivi riguardo ad un’esperienza passata o riguardo al futuro? Osservate il movimento della vostra mente. Di nuovo, non cercate di modificarlo.
Nella fase successiva vedete una luce muoversi dal centro della vostra fronte fino al centro del cranio. E’ quella regione dove queste due dita dovrebbero incontrarsi. Vedrete la luce brillare al centro del vostro cervello. E’ chiaro? Vogliamo farlo?
Chiudete gli occhi.
Sedete eretti.
Permettete al vostro respiro di rallentare. Qual è l’emozione precisa che sta nascendo dentro di voi ora?
E’ irritazione, rabbia, paura, solitudine, tristezza? Oppure è pace, calma, amore, connessione? Non cercate di cambiare nulla, osservate e basta. Mentre questa emozione sorge dentro di voi osservate il movimento della vostra mente. Vi ossessiona un’esperienza passata? Siete ossessionati riguardo al vostro futuro? O vi trovate nel momento presente?
Ora vedete una luce spostarsi dal centro della fronte fino al centro del vostro cervello.
Guardate questa luce brillare nel centro del vostro cervello.
Portate un sorriso sul vostro volto e aprite gli occhi quando vi sentirete pronti.
Fate la pratica della Mente Serena quante più volte possibile. E sicuramente fatelo ogni volta che vi sentite un disagio interiore.
Namaste.